
Attualmente le colonnine di metano che si trovano attorno alla città sono solo tre e si trovano oltre la periferia. I Verdi sostengono l’esigenza che il rifornimento di gas naturale possa essere fatto anche all’interno del tessuto cittadino, evitando così di penalizzare i veronesi che altrimenti per riempire il serbatoio di metano dovrebbero spostarsi di qualche chilometro, con l’aumento così il volume degli spostamenti, non auspicabile nel già intenso traffico cittadino.
“Solo un distributore è disponibile in città a Verona, ed è quello di Basso Acquar;” – afferma Claudio Magagna dei Verdi – “aprendo altre pompe di metano nell’area urbana, con la salvaguardia peraltro dei requisiti di sicurezza, potremmo dare una grossa spinta all’uso di questo combustibile, che inquina nettamente meno della benzina. Verona sarebbe più pulita e l’impegno dell’ente locale verso l’opzione del gas naturale, a discapito degli altri combustibili fossili, che producono un volume elevato di polveri sottili, assumerebbe un maggior valore. L’iniziativa così di sovvenzionare gli impianti a metano per le auto, non resterebbe un’azione isolata, fine a se stessa, ma assumerebbe un valore di scelta organica e di prospettiva per una Verona meno inquinata”.
I Verdi sono convinti di questa proposta a favore dell’ambiente, considerata anche la grossa spinta che è arrivata dalle aziende automobilistiche, ormai orientate a ridimensionare la benzina a favore dei motori con trazioni alternative, vada fatta con grande determinazione.
Il mercato a riguardo, negli ultimi tempi, ha risposto bene; i clienti si sono trovati d’accordo sull’utilizzo del metano per la propria auto, tanto che nell’ultimo anno le immatricolazioni in Italia di auto a metano sono aumentate di oltre il 200%.
Claudio Magagna sollecita inoltre il Comune di Verona, ma anche le aziende di trasporto locale a seguire queste scelte a favore del metano, acquistando e facendo sempre più circolare corriere alimentate dal gas naturale. I famosi 70 autobus ecologici dell’era del sindaco Zanotto, dovrebbero essere registrati solo come un punto di partenza per questa nuova rivoluzione nel trasporto pubblico e in quello privato, che andrebbe a migliorare la salute dei veronesi, ma anche la qualità del traffico cittadino.
Verona, 26 gen. 09 Claudio Magagna – Federazione Verdi Verona
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