lunedì

Un decalogo per le Ex Cartiere. Le “osservazioni” dei Verdi al piano urbanistico


Il piano urbanistico dell’ex Cartiere va realizzato, ma non con le proposte progettuali e le modalità accolte dall’Amministrazione Tosi; questi sono i propositi dei Verdi.
A riguardo il Sole che ride veronese ha presentato a palazzo Barbieri un decalogo di “osservazioni” per modificare il piano urbanistico votato a fine luglio dalla Giunta scaligera e contemporaneamente ha sollecitato il sindaco Flavio Tosi ad avviare immediatamente la demolizione dei vecchi manufatti, approfittando anche dell’autorizzazione rilasciata da Zanotto nel 2005, “viste le inderogabili e oggettive necessità di ordine pubblico”.
“E’ necessario quanto prima risanare quell’area degrada e parallelamente consegnare alla città di Verona un’opera che non la deturpi, ma che invece sia un’opportunità per la sua riqualificazione”, afferma Claudio Magagna, della federazione dei Verdi, che aggiunge: “così come è stata invece impostata la proposta, al vaglio ora del Comune, non ci sono possibilità per un buon intervento”.
I motivi sono elencati nelle dieci osservazioni elaborate per modificare l’attuale progetto.
Si parte dalla carenza nelle soluzioni della viabilità, che con il suo elevato impatto (è stato calcolato un incremento del 25% dell’attuale traffico) andrà a compromettere le condizioni e “le relazioni di quartiere” di Basso Acquar e non solo; passando per l’aumento ingiustificabile delle superfici ad attività commerciali da 10.000 a 15.000 mq; arrivando all’altezze degli edifici, in particolare le due torri, che penalizzeranno “la visibilità e la percezione unitaria del centro storico” veronese; e ancora i due grattacieli che soffocheranno la circostante area boscata estesa per quattro ettari.
Ma non sono solo le caratteristiche degli interventi a preoccupare i Verdi; tanto da chiedere a Tosi il rispetto di questo decalogo, “per evitare peccati mortali a danno della città”.
Secondo le valutazioni degli ecologisti, anche la metodologia adottata dal progetto è carente: manca il parere della Sovrintendenza, visto che si andrà ad operare nella breccia dei Cappuccini sui bastioni; non sono stati realizzati alcuni passaggi procedurali previsti dalle normative esistenti: sia per la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), sia per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS). La stessa proposta urbanistica delle ex Cartiere, secondo i Verdi, non tiene conto di un’elaborazione “unitaria”, che invece dovrebbe essere avanzata in base alle indicazioni del nuovo piano regolatore (PAT); il quale prevede che le scelte progettuali siano fatte, considerando anche le indicazioni date dalle altre aree di Verona sud, comunque soggette a trasformazione.
“Noi chiediamo che il progetto venga rivisto, ridimensionandolo, ma soprattutto che offra a Verona un’opportunità e non che sia invece l’ennesima operazione di speculazione a danno dei cittadini. La città ha bisogno – conclude Magagna – di ridurre l’inquinamento automobilistico, di disporre di più aree verdi, di realizzare nei quartieri più spazi qualificati; se rimane l’attuale proposta alle ex Cartiere, invece questi obiettivi non verranno soddisfatti”.
I Verdi pertanto sollecitano gli amministratori a partire subito con l’abbattimento delle vecchie cartiere, considerato il degrado esistente, ma anche “per rivedere e migliorare il progetto con tempi adeguati e con scelte equilibrate, che in poche settimane non si possono ottenere”.

Verona, 10 sett. ’08 Claudio Magagna – Federazione Verdi Verona




Articolo sull'Arena:








Per le ex Cartiere, da anni in stato di abbandono e degrado, si avvicina il momento della demolizione. La giunta comunale, su proposta dell’assessore all’urbanistica, Vito Giacino, ha adottato il Piano urbanistico attuativo presentato dalla società Verona Porta Sud, proprietaria dell’area di 150mila metri quadrati.
A settembre, con l’esame del Consiglio comunale, si concluderà il lungo iter burocratico. Durante la presentazione del piano, il sindaco Flavio Tosi si è detto soddisfatto: «In un mese abbiamo definito le migliorie al progetto e dopo il voto del Consiglio, in ottobre vedremo le ruspe in azione. I veronesi», aggiunge, «vedranno finalmente risolta una piaga sociale e urbanistica che si trascinava da vent’anni».
Da parte sua, l’assessore Giacino ha fatto sapere che «entro 20 giorni dall’approvazione in Consiglio dovranno iniziare i lavori di demolizione, pena l’automatica decadenza del piano». Tale intervento di abbattimento e di pulizia dovrà essere portato a termine entro sei mesi. Tutte le opere pubbliche a carico dei privati per la realizzazione della viabilità, del parco attrezzato e delle piste ciclopedonali, dovranno essere realizzate al massimo entro tre anni dall’approvazione del Pua. Sarà a carico dei privati anche la manutenzione dei 40 mila metri quadrati di parco e l’estensione del servizio di trasporto pubblico al nuovo complesso.
L’edificio di archeologia industriale di 2.280 metri quadrati sarà ristrutturato a spese dei privati e ceduto al Comune. Forse diventerà sede di un museo dell’industrializzazione.

Notizie animaliste: Fuori i cacciatori da casa nostra!


Ciao a tutti!
Volevo dare con questo post alcune notizie animaliste.
Vi invito tutti inoltre alla manifestazione che si terrà il prossimo fine settimana, 20 e 21 settembre , a Vicenza , contro la caccia.



In difesa degli animali massacrati e dei cittadini minacciati presenza dei cacciatori



SABATO 20 SETTEMBRE



Manifestazione pacifica sotto la casa del consigliere regionale Roberto Ciambetti, fautore e promotore della legge regionale del Veneto (la L.R.13/2008) che ha sancito il massacro di un piccolo uccello insettivoro protetto dal 1982: la Pispola.Il ritrovo è previsto per le 11.45 di sabato 20 settembre davanti al cimitero di Sandrigo (VI), un comune distante quindici chilometri dalla città di Vicenza, per poi arrivare sotto la vicina abitazione del consigliere. Poi verso le 14.00 ci si sposterà a Vicenza centro per il corteo anticaccia.Da Milano è previsto un autobus, per prenotare scrivere a info@abolizionecaccia.it o tel 0247711806



DOMENICA 21 SETTEMBREPasseggiata nella campagne vicentine



Ci incontreremo all'alba nei pressi di Vicenza e, con pentole, tamburi, fischietti, trombe e qualsiasi altro oggetto che produce rumore, parteciperemo ad una passeggiata a favore della tutela degli animali e della sicurezza dei cittadini. Le nostre note aiuteranno gli animali a starsene distanti dalle doppiette, salvando loro la vita in un tripudio di note anticaccia! Le indicazioni precise saranno fornite nel corso della manifestazione di Sabato.



Fate girare la notizia, a chi può essere interessato, così più saremo, meglio sarà… Volevo dare con questo post alcune notizie animaliste.



Trovi la notizia nel sito: http://www.abolizionecaccia.it/




Riguarda il consumo massiccio di carne.( che riguarda soprattutto i paesi così detti sviluppati ).
Sono dati che pochi conoscono, che normalmente non vengono fatti circolare, in quanto dietro la triste realtà degli allevamenti intensivi c’è un notevole business.
Sono dati che considero interessanti perché il consumo di carne si è innalzato moltissimo nella seconda metà del ‘900,è quindi un fenomeno recente.
Ecco i dati : gli animali mangiati dagli esseri umani in tutto il mondo sono 48 miliardi ogni anno, 131 milioni ogni giorno, 5.500.000 ogni ora, 91000 ogni minuto, 1500 al secondo.
Nel corso della propria esistenza un italiano consuma mediamente 14 bovini, 23 suini, 1100 polli.



Nel 2002 nella sola Germania per es. sono stati macellati 490.744.200 animali. (considerando bovini, suini, galline e altri animali da cortile).
Ecco alcuni buoni motivi per diminuire il consumo della carne:

Il letame e il liquame avvelenano il terreno, le falde acquifere e molti fiumi.
-A causa dell’abbattimento delle foreste e dell’emissione di gas metano da parte di 1.360.475.620 bovini su tutta la terra si acuisce il problema dell’effetto serra.
-20 miliardi di animali da allevamento consumano il 49% del raccolto mondiale di cereali e il 90% della produzione mondiale di soia.
-L’80% dei terreni coltivati su tutta la terra vanno a beneficio degli animali da allevamento.
-Per 200g. di bistecca si consumano fino a kg.2 di cereali come mangime. Essi sarebbero sufficienti per sfamare 8 bambini.
-Ogni giorno muoiono di fame 40.000 bambini.



Per info e pernottamenti contattare:
Sede di Vicenza: 348.0408396
Coordinatore nazionale sedi locali: 348.0407565
Settore caccia-fauna selvatica: 320.4077439 LAC Cell. 338.6406718
mailto:stopcaccia@infolav.org mailto:info@abolizionecaccia.it

giovedì

Scioglimento del ghiaccio:


La Nasa ha condotto due ricerche sullo stato del Circolo Polare Artico. Entrambe le analisi, utilizzando differenti tecnologie satellitari, hanno confermato la progressiva scomparsa del Polo Nord, confermando in maniera inequivocabile l’emergenza del surriscaldamento della terra.
I rilevamenti effettuati dal Jet Propulsion Laboratory (California) hanno registrato lo scioglimento nel giro di 12 mesi di una superficie di ghiaccio artico pari a quella della Turchia. Il secondo studio, del Goddard Space Flight Centre, ha inoltre rilevato un’improvvisa accelerazione, avvenuta negli ultimi due anni, della velocità di scioglimenti dei ghiacci, 30 volte superiore rispetto a circa 25 anni fa.

Neanche il tempo di annunciare il discioglimento dei ghiacciai intorno al Polo Nord che già un’altra catastrofe dovuta al riscaldamento globale incombe sull’umanità. All’inizio di questa settimana un ghiacciaio della grandezza di Manhattan si è staccato dall’isola di Ellesmere, in Canada, per dirigersi verso Sud. Ciò significa un imminente scioglimento e un’ulteriore perdita di acqua dolce nel mondo.

Ma non è finita qui. Sempre in Canada, osservano gli esperti, un’altra parete ghiacciata, la Serson Ice Shelf, si sta assottigliando sempre di più; è già arrivata al 60% di scioglimento, e se continuerà così a breve perderemo altre 8 miglia quadrate (quasi 13 km quadrati) di ghiaccio. Qualche chilometro più lontano il mese scorso invece si erano staccate altre 7 miglia quadrate (11 km) dalla parete Ward Hunt. Questi avvenimenti hanno fatto “guadagnare” al circolo polare artico il poco invidiabile record di annata con maggior perdita di ghiaccio, ben 257 km quadrati in una sola estate. E i potenti della Terra continuano a parlare di gossip.