domenica

Lettera inviata al comandante della polizia locale

Oggetto: equità legale e codice della strada.


Egr. Comandante,


in riferimento all’impegno del Corpo di Polizia Locale da Lei presieduto per la necessaria osservanza della legalità nella città di Verona, che va sostenuta e tenuta nel massimo rispettato di tutti, da parte della nostra organizzazioni politica preme sottolineare come questa azione debba riconoscersi nei presupposti della parità di trattamento verso tutti i cittadini e contemporaneamente verso tutte le tipologie di infrazioni commesse; altrimenti i parametri di legalità non rispecchiano la prerogativa principe della “validità per tutti”, così come asserisce la giurisdizione, ed inoltre si connotano forme di discriminazione tra le varie categorie di cittadini/utenti, quelli esenti dal rispetto degli obblighi della Legge e quelli che la subiscono. Non credo che Lei, nel suo ruolo di responsabilità, voglia le differenze di trattamento tra i cittadini, sarebbe anacronistico, oltre che illegale. Pertanto richiamiamo la sua attenzione a perseguire le gravi forme di non rispetto delle regole da parte degli automobilisti che in particolare nei periodi serali parcheggiano le auto in maniera selvaggia nella piazza Erbe, oppure a ridosso di Portoni Borsari e di fronte a Castelvecchio su via Cavour; luoghi questi peraltro che, per il loro valore storico e culturale, offrono una cattiva immagine di Verona agli occhi dei numerosi turisti/ospiti, visto come vengono ridotti in queste cattive condizioni. Altra segnalazione: le auto e i furgoni che ostruiscono il passaggio delle bici sulla pista ciclabile di corso Porta Nuova, di recente disponibilità. Pertanto bene multare chi non rispetta il codice della strada (vedi l’episodio di questi giorni del ciclista) e chi non osserva le ordinanze di decoro urbano del Sindaco, ma vanno anche perseguiti gli automobilisti che usano l’ auto nei modi, che mettono a repentaglio comunque la sicurezza stradale e che non rispettano pervicacemente le regole. Il nostro convincimento è che il lavoro svolto dalla Polizia Locale di Verona debba essere apprezzato da tutti i veronesi e che inoltre sia concretamente orientato ad educare, oltre che reprimere nei casi più gravi, ma che non assuma invece altre logiche che non siano diverse da quelle strettamente connesse alla legalità e al dovere civico. La ringraziamo per l’attenzione e ci auguriamo che la vostra presenza quotidiana sul territorio sia ben accetta dall’intera comunità veronese e non solo da alcuni settori, come invece viene percepito in questo momento. Distinti saluti.


Verona, 23/6/08 Claudio Magagna

martedì

Il Traforo delle Torricelle inutile e devastante



È della società Autostrade Serenissima il devastante e costosissimo progetto del Traforo delle Torricelle: un nuovo collegamento autostradale che partirà da Poiano dove termina la tangenziale est e, attraversando le Torricelle, uscirà ad Avesa continuando per i quartieri di Pindemonte, Ponte Crencano, Quinzano fino ad arrivare al casello per il pagamento del pedaggio al Saval. Proseguirà verso Parona e con un viadotto sull’Adige arriverà a La Sorte per raggiungere il casello di Verona Nord. Una nuova autostrada dal casello di Verona Est a quello di Verona Nord a 4 corsie si aggiungerà alle due che già circondano Verona e passerà attraverso quartieri densamente popolati della città più inquinata d’Italia a 2,5 km da Piazza Bra, a 500 mt dall’ospedale di Borgo Trento sfiorando asili, scuole e centri sportivi. Tale progetto, promesso in altri termini dal sindaco Tosi, non ha convinto nessun urbanista passato per la nostra città: Zambrini, Winkler, Vittorini, Caire.


IL TRAFORO DELLE TORRICELLE... è UN GROSSO AFFARE!


La nuova autostrada in città costerà almeno 290 milioni di euro: più di mille euro per ogni cittadino di Verona e sarà realizzata in project financing, ovvero al pedaggio. L’ultima ipotesi prevede, per finanziarne la costruzione, il pedaggiamento di euro 1,25 di tutte le tangenziali di Verona e Provincia + pedaggio ombra di euro 1,25 sui veicoli in uscita da tutti i caselli provinciali. In questa maniera ai finanziatori andranno almeno 50 milioni/anno per 30 anni: totali 1.500 milioni! Vien quindi da pensare che il costruttore si farà ripagare abbondantemente da tutti i cittadini che transiteranno sui caselli autostradali e sulle tangenziali veronesi, disincentivandone l’uso e riversando traffico sulla viabilità urbana.
Traffico e inquinamento NON SI RIDUCONO CON NUOVE STRADE
... ma togliendo le auto. Le soluzioni alla mobilità sono indicate nelle analisi degli urbanisti che hanno lavorato nelle ultime amministrazioni che hanno bocciato il traforo. Siamo convinti che al continuo aumento della richiesta di mobilità non bisogna rispondere con l’aumento della capacità viabilistica, ma investendo nelle soluzioni alternative. Diamo la possibilità a chi vuole muoversi a piedi di poterlo fare con marciapiedi e passaggi pedonali in sicurezza; in bicicletta con piste ciclabili sicure, con mezzi pubblici ad alta capacità e frequenza. Solo offrendo la possibilità di spostamenti con mezzi alternativi potremo liberare le strade, e la nostra città, dalle macchine.