
I Verdi condividono la proposta del Comitato per corso Milano: una corsia per ogni direzione, marciapiedi più grandi, piste ciclabili; distribuendo l’attuale volume di traffico su altri percorsi.
Solo in questo modo corso Milano potrà ritornare ad essere una via per il quartiere e non invece una grande arteria di penetrazione alla città com’è in questo momento; con il suo inquinamento, i suoi incidenti, l’impossibilità di dare una prospettiva residenziale degna del nome ai suoi abitanti.
L’amministrazione Tosi deve rivedere il suo progetto, il Consiglio comunale deve farsi parte attiva per raggiungere questo obiettivo, compreso il PD che deve dimostrarsi più determinato a riguardo.
Finora i Verdi, non presenti in Consiglio comunale, hanno preferito rimanere in seconda battuta, senza dimostrare l’impegno che un problema come corso Milano avrebbe meritato sul piano ambientale, ma anche su quello della viabilità e della qualità urbana, convinti che il “lasciar fuori la politica” dalla situazione avrebbe favorito una soluzione, condivisa con i cittadini, in prima persona.
Ancora una volta la Giunta Tosi ha voluto esibire invece il “braccio di ferro” con l’ennesimo comitato, dimostrando di non aver strumentazione adeguata in termini di elaborazione tecnica e di cultura urbanistica per dare delle valide e concrete risposte ai reali bisogni dei cittadini.
Non a caso è fin troppo facile per il Comitato di corso Milano mettere in evidenza la contraddizione di questa Amministrazione, quando dimostra risolutezza per la viabilità a nord con il traforo e poi arruffa con corso Milano.
I Verdi richiamano l’impegno dei vari livelli istituzionali, dal consiglio di Circoscrizione al Consiglio comunale per delineare una “buona” soluzione per corso Milano, che soddisfatti in primo luogo i residenti e poi anche le esigenze della viabilità.
Infine si rivolge alle forze politiche del centro-sinistra affinché su problemi come questo ci sia un’azione comune, condivisa, oltre che incisiva.
Verona, 14/2/09 Claudio Magagna – federazione Verdi Verona
Solo in questo modo corso Milano potrà ritornare ad essere una via per il quartiere e non invece una grande arteria di penetrazione alla città com’è in questo momento; con il suo inquinamento, i suoi incidenti, l’impossibilità di dare una prospettiva residenziale degna del nome ai suoi abitanti.
L’amministrazione Tosi deve rivedere il suo progetto, il Consiglio comunale deve farsi parte attiva per raggiungere questo obiettivo, compreso il PD che deve dimostrarsi più determinato a riguardo.
Finora i Verdi, non presenti in Consiglio comunale, hanno preferito rimanere in seconda battuta, senza dimostrare l’impegno che un problema come corso Milano avrebbe meritato sul piano ambientale, ma anche su quello della viabilità e della qualità urbana, convinti che il “lasciar fuori la politica” dalla situazione avrebbe favorito una soluzione, condivisa con i cittadini, in prima persona.
Ancora una volta la Giunta Tosi ha voluto esibire invece il “braccio di ferro” con l’ennesimo comitato, dimostrando di non aver strumentazione adeguata in termini di elaborazione tecnica e di cultura urbanistica per dare delle valide e concrete risposte ai reali bisogni dei cittadini.
Non a caso è fin troppo facile per il Comitato di corso Milano mettere in evidenza la contraddizione di questa Amministrazione, quando dimostra risolutezza per la viabilità a nord con il traforo e poi arruffa con corso Milano.
I Verdi richiamano l’impegno dei vari livelli istituzionali, dal consiglio di Circoscrizione al Consiglio comunale per delineare una “buona” soluzione per corso Milano, che soddisfatti in primo luogo i residenti e poi anche le esigenze della viabilità.
Infine si rivolge alle forze politiche del centro-sinistra affinché su problemi come questo ci sia un’azione comune, condivisa, oltre che incisiva.
Verona, 14/2/09 Claudio Magagna – federazione Verdi Verona
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