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Moratoria e revisione del piano Parcheggi – nuovo Piano della Mobilità


La realizzazione di 4.650 posti auto per 11 parcheggi, tutti dislocati nel centro storico, non è un’impresa titanica dell’assessore Corsi, che ha dimostrato di non saperla affrontare con le code di queste settimane, bensì è una montagna di automobili che franano nel centro di Verona ogni giorno.
I Verdi sono molto preoccupati di questa condizione: portare questo enorme volume di auto ogni giorno nel cuore di Verona significa far morire la città di infarto veicolare; vuol dire non voler dare soluzione al grave problema della mobilità e a quello dell’inquinamento.

Inoltre la mancanza di risposte adeguate, come la rinuncia allo sviluppo del trasporto collettivo, come la bocciatura della tranvia, come la non realizzazione di corsie preferenziali, come l’intestardirsi sul traforo delle torricelle, significa che l’amministrazione di Tosi non guarda al futuro della mobilità di Verona, ma privilegia le soluzioni di basso profilo, che sono però ad alto impatto elettorale, anche se prive di prospettiva.

L’assessore Corsi scarica la responsabilità di questo ingorgo della città sull’ex sindaco Zanotto, affermando: “ Tra le peggiori eredità ricevute dalla precedente amministrazione, la realizzazione dei parcheggi”. Ma non è proprio così, salvo che Corsi non sia della scuola “meglio il tacon del buso”.
Infatti, come peraltro ha fatto con la tranvia, può benissimo bloccare alcuni progetti di parcheggio, altri spostarli fuori dal centro della città; ma soprattutto favorire il trasporto pubblico.

Invece anche in questo caso la Giunta “leghista” di Tosi, visto che gli alleati non sono proprio del tutto contenti delle scelte del sindaco, ha optato per la condizione “botte piena e moglie ubriaca”, ubriacando i veronesi, senza però fornire loro sbocchi concreti alla viabilità.

I Verdi chiedono all’amministrazione Tosi di rivedere il piano parcheggi del centro storico, rielaborandolo in funzione di un piano della mobilità efficace, proiettato al futuro, che vada elaborato con la condivisione di tutti i “portatori d’interesse” della città (associazioni, categorie imprenditoriali); quindi chiedono una moratoria per individuare altre opzioni, meno invasive.

A riguardo è emblematica la situazione di questi giorni, con lo svolgimento di una fiera: traffico paralizzato, disagi per i veronesi e per gli ospiti.
Eppure qualche ricetta il sindaco Tosi poteva adottarla; ad esempio l’utilizzo del treno da parte degli espositori e dei visitatori fieristici per arrivare in città (ogni giorno si fermano a Verona Porta Nuova, vicina alla fiera, circa 60 treni provenienti dall’estero e da tutte le parti d’Italia); predisponendo l’iniziativa assieme ai responsabili della rassegna espositiva, in modo che avesse la massima promozione e quindi venisse accolta dagli eventuali fruitori. Altre opportunità, con lo stesso modello di partnership, comunicare con la massima efficacia ai partecipanti della fiera tutte le possibilità per gli spostamenti a Verona senza usare la propria auto (taxi, bus, percorsi pedonali); e contemporaneamente sollecitare i veronesi a viaggiare su percorsi alternativi, solitamente non utilizzati da chi viene da fuori.
Ma queste scelte oculate non rientrano nei metodi dell’amministrazione Tosi; alla quale risulta più semplice e demagogico scaricare magari le responsabilità sui predecessori.

Verona, 19 settembre ‘08
Federazione Verdi di Verona – Claudio Magagna

1 commento:

Daniele ha detto...

Segnalo uno strumento concreto già attivo da tempo per questo tipo di problematica il portale www.roadsharing.com/it/ che ha già migliaia di iscritti che lo usano proprio per carpooling essendo pendolari.
Il servizio è completamente gratuito e permette con pochi passaggi di inserire il proprio percorso e poter così trovare persone con cui condividere i propri spostamenti riducendo costi ed inquinamento.