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Il PROGETTO DI “FILOVIA”: RITORNO ALL’ANTICO


Il ritorno alla “filovia”, eliminata negli anni ’60 a Verona, la dice lunga sulla volontà dell’amministrazione Tosi di voler risolvere il problema della mobilità nella nostra città.
Anzi il progetto che andrà all’esame nelle prossime settimane al Ministero delle Infrastrutture è peggiore della filovia del dopoguerra; un bel risultato per Verona !
Infatti la prevista doppia trazione elettrico - diesel, a differenza della sola alimentazione elettrica di 50 anni fa, andrà ad aumentare il quadro già critico dell’inquinamento dell’aria.

Per questo i Verdi si mettono alla finestra e stando ben attenti al nuovo progetto valuteranno fino a che punto potrà arrivare l’incapacità della Giunta Tosi nel non voler dare risposte al problema dei trasporti veronesi.

I Verdi fanno appello ai settori della città che vogliono un vero futuro per Verona, alle realtà ambientaliste, alle realtà produttive che guardano avanti, ai gruppi sociali più attenti, alle forze politiche senza distinzione, affinché tutti assieme si possa far cambiare idea a Tosi e agli amministratori della maggioranza, in modo che Verona abbia una soluzione trasportistica degna del 21^ secolo.

§ Infatti la “filovia” ha il limite dei 18 metri del convoglio, dovuto al codice della strada, che non permette una capacità di un “trasporto di massa”, come le esigenze di mobilità imporrebbero.
§ Non avendo una “sede propria”, ma girando banalizzata in mezzo al traffico delle auto, non potrà garantire un tempo di viaggio soddisfacente e subirà gli ingorghi e gli intasamenti odierni.; oltre che non dare il dovuto contributo a migliorare anche la sicurezza sulle strade.
§ La “filovia” non potrà far altro che essere alla stessa stregua degli altri autobus urbani e quindi non potrà assolvere al ruolo fondamentale che aveva la tranvia e cioè quello di assorbire e quindi conseguentemente potenziare il trasporto nei quartieri e negli isolati.
Verona disporrà nei prossimi anni delle stesse opportunità di trasporto, limitate, che ha avuto in questi anni; ma questo non vuol dire essere all’altezza delle sfide del nuovo secolo, che i cittadini esigono.

Un’occasione persa per Verona.

Posizione minoritaria quella dei Verdi ? No, valutazione realistica e non condizionata da forme di pregiudizio.

Claudio Magagna
Federazione Verdi Verona

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